Categoria: Efuture’s World

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Empower 2025: la nostra avventura a Berlino.

La scorsa settimana abbiamo trascorso quattro giorni nella capitale tedesca per partecipare all’evento Empower 2025 di N-Able

Chi è N-Able? 

È uno dei più grandi fornitori mondiali di software per la gestione e la sicurezza delle infrastrutture informatiche. Noi ci affidiamo a loro per: 

  • N-Central, la piattaforma di monitoraggio, automazione, controllo da remoto, gestione aggiornamenti e configurazioni di sicurezza che installiamo sui dispositivi e nelle reti dei clienti per mantenerle efficienti e sicure;
  • Cove Data Protection, il software di backup in cloud che ci permette di salvare una copia dei dati fuori dal perimetro aziendale.

Ma torniamo all’evento. 

Empower 2025: un’occasione per crescere, innovare, connettersi.

Questo evento rappresenta una grande occasione per conoscere in anteprima i nuovi prodotti, confrontarci con i colleghi e le colleghe da tutto il mondo e lasciarci ispirare da soluzioni innovative per migliorare i nostri servizi. 

Ma non solo. Abbiamo partecipato a numerosi speech e workshop focalizzati sulla crescita del business, con particolare attenzione alle strategie di marketing e vendita nel settore IT.

Ciò che più apprezziamo di questa manifestazione è la possibilità di partecipare a numerose sessioni tecniche e parlare con il team di esperti del produttore: gli Head Nerds

Per noi, è un punto di riferimento per migliorare la consapevolezza sul panorama IT e conoscere le innovazioni tecniche del futuro, come: 

  • i nuovi strumenti per la compliance alle normative;
  • le nuove modalità di integrazione e automazione con CRM ed ERP;
  • la reportistica più ricca con grafica migliorata;
  • la gestione degli aggiornamenti migliorata e il supporto completo per Linux e Mac.

E le certificazioni? 

Il miglior souvenir che abbiamo portato a casa da questo viaggio sono le otto certificazioni ottenute su N-Central e Cove Data Protection. 

Siamo molto soddisfatti di questo traguardo: le certificazioni ottenute rappresentano un’ulteriore garanzia della qualità dei servizi che offriamo. 

Tempo di bilanci. 

Questa esperienza è stata molto più di un semplice viaggio di lavoro: è stata una preziosa occasione per trascorrere del tempo tra colleghi, scambiarsi idee e ridere insieme, conoscere di persona gli esperti di prodotto, rinfrescare l’inglese e visitare le principali attrazioni di Berlino. 

Non vediamo l’ora di volare in Florida per l’edizione del 2026.

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Ti presentiamo Angelo Marrali.

Cos’è un’azienda? Per noi di Efuture è la somma delle persone che ne fanno parte. Per questo abbiamo scelto di dedicare uno spazio al nostro team per raccontarsi. 

Oggi è il turno di Angelo. 

 

Ciao Angelo. Grazie di dedicarci un po’ del tuo tempo.
Ciao, grazie a te. 

Direi di partire subito. So che sei un veterano in Efuture. Da quanto lavori qui?
[Ride] Diciamo che sono cresciuto in Efuture. Nel 2007 lavoravo come Web Master in un Tour Operator di Milano ma avevo il desiderio di lavorare in un’azienda nel settore ICT per crescere e confrontarmi con figure professionali appassionate del settore.

E come sei entrato in contatto con questa realtà?
Grazie a un semplice biglietto da visita (quelli di una volta). 

Alla vecchia maniera, insomma.
Si, esatto. 

Quando hai cominciato quale era il tuo ruolo?
Ho cominciato come apprendista sviluppatore e nel 2011 sono diventato analista programmatore e responsabile di progetto.

Oggi di cosa ti occupi?
Da diversi anni ricopro il ruolo di Responsabile dell’Area Sviluppo e – da un anno – sono anche Responsabile del Sistema di Gestione Integrato. In altre parole, le principali attività che svolgo sono: gestione della formazione, pianificazione dei lavori, coordinamento delle attività di sviluppo, progettazione e gestione sicura delle informazioni.

Direi che l’esperienza ti ha portato lontano. Quale è l’aspetto che preferisci del tuo lavoro?
Al primo posto il lavoro di squadra: grazie a un mix di fiducia e professionalità, è possibile dividersi i compiti, confrontarsi e portare a termine progetti complessi. Un altro aspetto che mi piace è l’esplorazione, uno dei valori fondanti di Efuture. Qui non si smette mai di imparare. Più studio e imparo e più capisco che c’è un universo ancora da scoprire. Tutto ciò mi permette di guardare questo posto di lavoro come un’opportunità di crescita concreta. Per dirla in breve: non ci si annoia mai!

Questo è un aspetto da non sottovalutare!
Mai.

Ti viene in mente altro?
Beh ovviamente l’aspetto umano: la tecnologia è il nostro pane, ma i rapporti personali sono la nostra acqua. Anche se risulta difficile stabilire sin da subito un rapporto di fiducia, ci impegniamo ogni giorno per far sentire ogni collega come parte integrante di un progetto più ampio. In più, da diverso tempo, abbiamo introdotto incontri one-to-one, di team e di gruppo che puntano a migliorare la comunicazione e la raccolta dei feedback.

Una bellissima iniziativa. Ma parliamo di soddisfazione personale: ricordi qualche episodio in particolare che ti ha gratificato?
Dopo tutti questi anni ne ho in mente tanti, alcuni molto personali. Ma ne ho uno recente che mi ha fatto sentire veramente appagato: aver aiutato Efuture a raggiungere le certificazioni ISO (9001, 27001, 27017 e 27018). Per me è stato un onere e un onore. Sempre di recente un nostro collaboratore, al termine delle Care Conference 2024 mi ha detto una frase che porterò sempre con me: “Ho visto negli occhi dei ragazzi del team di Sviluppo, la stessa passione che Fabio (Viganò) ha trasmesso a te. Complimenti per l’ottimo lavoro! Continua così”. 

Dev’essere una bella soddisfazione sentirsi parte di una realtà così unita e appassionata.
Assolutamente si. Se lavoro in Efuture da tanti anni è perché ho fatto miei i suoi valori, condividendoli pienamente. Riuscire a trasmetterli alle nuove leve, oltre al nostro know-how, è un piacere, non un lavoro.

Bene, è il momento di uscire dall’ufficio. Cosa fai quando torni a casa?
Quando esco dal lavoro corro dai miei splendidi figli e da mia moglie. Cenare assieme, discutere dei fatti del giorno e pianificare i nostri weekend, ripaga l’impegno e il duro lavoro.

Hai qualche passione o hobby in particolare?
Amo il calcio in tutte le sue forme (o quasi): a 5, a 7, a 11 o con i videogames fra amici e – ti dirò – anche il Fantacalcio tra colleghi ha il suo perchè. Da diverso tempo gioco in una squadra di calcio a 7 e per sei anni ho allenato i più piccoli della stessa società. Come nel mio lavoro, la preparazione e il lavoro di squadra sono fondamentali, la passione purtroppo non basta!

Bene Angelo, è stata una bella chiacchierata. Grazie ancora per la tua disponibilità.
Figurati, è stato un piacere. 

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Attacchi DDoS: l’importanza di costruire un’infrastruttura IT sicura.

Di recente diverse aziende e infrastrutture italiane hanno subito degli attacchi DDoS (Distributed Denial-of-Service) da parte del gruppo di hacker filorusso NoName057(16). 

Questi attacchi sono stati motivati dalle dichiarazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che in un discorso ha paragonato l’aggressione russa contro l’Ucraina al progetto di conquista del Terzo Reich in Europa. Le sue parole hanno suscitato malcontento da parte delle autorità russe e – di conseguenza – si sono intensificate le tensioni geopolitiche e la crescente minaccia alla sicurezza informatica a livello globale, con gruppi hacker che rispondono alle dinamiche politiche con azioni di sabotaggio digitale.

Di cosa si tratta? 

In poche parole, l’hacker sovraccarica un sito web o un server con un traffico dannoso, bloccando il servizio agli utenti legittimi che non possono acquistare un prodotto o un servizio, accedere a un sito web o ancora interagire sui social media. 

Questi attacchi possono arrivare a causare l’arresto completo di un’azienda

Fortunatamente, grazie alla collaborazione tra l’ACN (l’Agenzia per la Cybersecurity Nazionale) e i tecnici locali, gli effetti di questi attacchi sono stati limitati. 

La sicurezza informatica come strumento di prevenzione.

Questa vicenda ci fa capire quanto i sistemi IT siano indispensabili quanto vulnerabili. Proprio per questo motivo siamo sempre alla ricerca di nuovi strumenti per promuovere l’importanza della sicurezza informatica e renderla accessibile alle PMI.  

Iniziative come la Care Conference e i Coffee Talks ci permettono di creare uno spazio in cui i clienti possono trovare risposte ai loro dubbi, confrontarsi e aumentare la loro consapevolezza sul tema. Ma ci occupiamo anche di fornire strumenti concreti come le funzionalità incluse nel nostro servizio Safe Support.

Inoltre, non mancano le normative come l’ISO 270001 e la NIS2 che aiutano a prevenire queste situazioni, offrendo l’opportunità di prepararsi al meglio. 

Perché investire nella sicurezza informatica? 

Come abbiamo visto la cybersecurity è uno strumento indispensabile per proteggere la nostra azienda da attacchi informatici e prevenire situazioni spiacevoli. 

Ma non è tutto. 

Investire nella sicurezza informatica è sinonimo di affidabilità e costruisce un vantaggio competitivo per aziende e PMI, oggi come in futuro.

Vuoi rendere più sicura la tua infrastruttura IT ma non sai da dove iniziare? Contattaci per una consulenza: chiama il numero 039 94 51 118 oppure invia una mail a [email protected]

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Ti presentiamo Paolo Scagnetti.

Cos’è un’azienda? Per noi di Efuture è la somma delle persone che ne fanno parte. Per questo abbiamo scelto di dedicare uno spazio al nostro team per raccontarsi. 

Oggi è il turno di Paolo. 

 

Ciao Paolo, è un piacere averti qui. Grazie per il tuo tempo.

Ciao, il piacere è mio. 

Bene, allora cominciamo subito.

Certo, sono pronto.

Da quanto tempo lavori in Efuture?  

Ho cominciato a gennaio 2019, quindi sono sei anni. 

Come hai conosciuto questa realtà? 

Subito dopo gli studi ho cercato un’azienda informatica e – durante l’estate del 2018 – sono stato contattato da Efuture. Ho fatto il primo colloquio e proprio prima di Natale, mentre ero in viaggio, ho ricevuto una risposta positiva. Ho dato subito la conferma e all’inizio del nuovo anno ho iniziato il mio percorso. 

E che ruolo ricopri oggi in Efuture?  

Sono un sistemista. Sono specializzato sulla parte di Microsoft e Microsoft 365 e spesso prendo parte a progetti di change sulle infrastrutture (VMware, syneto, networking, firewalling e Server Windows).

Ti occupi di altre attività? 

A volte mi occupo del pre-sales supportando i clienti che hanno dubbi o domande e approfondendo le potenzialità e gli aspetti tecnici dei nostri servizi, facilitando il lavoro e garantendo sicurezza alle aziende.

E quali sono gli aspetti che più ti piacciono del tuo lavoro? 

L’aspetto più gratificante è risolvere un problema o offrire una soluzione che rispecchia le esigenze del cliente o della cliente. Mi gratifica sentire che dall’altra parte del telefono o in presenza chiedono spesso di me: questo significa che sono riuscito a instaurare un rapporto di fiducia. In poche parole, la parte più bella è sapere di aver svolto un buon lavoro e di essere riuscito a soddisfare le aspettative dei clienti e delle clienti.

Hai in mente un episodio in particolare? 
In realtà, no. Ci sono stati diversi episodi che mi hanno gratificato, ma in generale la soddisfazione più grande è ricevere complimenti diretti, o indiretti, da CEO e grandi dirigenti d’azienda.

Bene, passiamo alla vita fuori dall’ufficio. Quali sono le tue passioni?
Sono un fanatico dell’Inter e del calcio in generale, sia italiano che estero, e spesso vado allo stadio. Mi piace viaggiare in luoghi tropicali dove posso godermi il caldo, il mare e un po’ di relax. 

Quindi immagino che l’estate sia la tua stagione preferita.
Si, esatto. [Ride] Il mio sogno è lavorare e vivere in una località di mare. 

So che hai un’altra grande passione. 
Si, il design. Mia mamma è un architetto e mi ha trasmesso la passione per il design di interni ed esterni. Leggo spesso riviste e mi documento su questo settore. 

Bene Paolo, l’intervista è terminata. Grazie per il tempo che ci hai dedicato.

Grazie a te.  

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Ti presentiamo Simone Gilardi.

Cos’è un’azienda? Per noi di Efuture è la somma delle persone che ne fanno parte. Per questo abbiamo scelto di dedicare uno spazio al nostro team per raccontarsi. 

Oggi è il turno di Simone. 

 

Ciao Simone, grazie di essere qui.

Ciao, grazie a te. 

Partiamo subito con le domande. Pronto?

Vai. 

Come sei entrato in contatto con Efuture?  

Tramite Marco (Castagna). Da diversi anni giocavamo nella stessa squadra di basket e un giorno ho scoperto che Efuture stava cercando un programmatore per partire con un nuovo progetto che sembrava molto stimolante.

E lo era? 

Assolutamente si. Anche a distanza di circa 3 anni posso dire che le mie aspettative sono state soddisfatte in pieno!

Cosa facevi in quel periodo: studiavi o lavoravi? 

Entrambi, in realtà. Mentre terminavo i miei studi in Ingegneria Informatica al Politecnico lavoravo come programmatore in un’altra azienda. 

Quindi lavori come programmatore. Di cosa ti occupi nel concreto? 

Esatto, il mio ruolo è quello di Sviluppatore Fullstack Senior. In sostanza mi occupo dello sviluppo della nostra nuova piattaforma “MaGiCore” curando sia la logica lato server sia quella lato client. Ho anche un particolare interesse nella cura dell’interfaccia, sia dal punto di vista funzionale che da quello puramente visivo.

Si direbbe che hai trovato la tua dimensione. Quali sono gli aspetti che preferisci? 

Sicuramente la libertà che abbiamo nel condividere nuove proposte per l’avanzamento del progetto. La voce di tutti è importante e non ci sono distinzioni di ruolo quando si parla di proposte. Anche nel mio periodo da “Junior” mi sono sempre sentito una parte importante del team. Dal punto di vista tecnico ovviamente mi piace scrivere righe e righe di codice: vedere una proposta trasformarsi in uno strumento concreto è davvero gratificante.

Ti ricordi un episodio in particolare che ti ha gratificato? 
Sicuramente l’interesse collettivo mostrato alla Care Conference dell’anno scorso. Ero al desk insieme al mio collega Mirko (Villa) con una prima demo di MaGiCore e i feedback ricevuti sono stati ottimi, con tante domande, curiosità e spunti condivisi con i presenti che hanno portato anche a nuove collaborazioni.

Usciamo dall’ufficio. Cosa fai nel tempo libero?
Cerco di mantenere vive le mie passioni. Due sere a settimana gioco a basket in una squadra con i miei migliori amici, ho alcuni gruppi di amici virtuali con cui chiacchiero la sera mentre giochiamo. E quando ho l’occasione vado all’autodromo a vedere qualche gara di auto, altrimenti le guardo in TV o in streaming. Ogni tanto mi diletto anche nei simulatori di guida al PC, ma i risultati non sono eccellenti diciamo [Ride].

Bene Simone, questa era l’ultima domanda. Grazie per il tempo che ci hai dedicato.

Figurati, è stato un vero piacere. 

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Coffee Talks: un format di successo.

Organizzare degli eventi rivolti a poche persone non è una sfida semplice: in due ore dobbiamo riuscire a dare vita a un’esperienza coinvolgente e di valore, sia per i partecipanti e le partecipanti che per noi. 

Ma questa volta ci siamo riusciti. 

Abbiamo trovato un argomento che ha suscitato molto interesse: la cybersecurity.

Migliorare la sicurezza informatica della tua azienda con strumenti concreti. 

Durante l’ultimo Coffee Talks, abbiamo messo da parte le competenze tecniche coinvolgendo i professionisti e le professioniste in un esercizio pratico che richiedeva una profonda conoscenza del proprio business. Questo approccio ha permesso alle persone presenti di imparare un metodo semplice ma efficace per analizzare il livello di rischio informatico della loro azienda attraverso una matrice SWOT.

In un contesto segnato dall’entrata in vigore della NIS2, il nostro obiettivo è stato offrire ai clienti uno strumento concreto per valutare i rischi legati alla gestione delle informazioni. Grazie a questo metodo, ogni partecipante ha individuato gli aspetti su cui investire per migliorare la sicurezza della propria impresa. Ogni realtà aziendale, infatti, è un microcosmo unico, con specifici punti di forza e debolezza che richiedono soluzioni su misura.

Insieme per la sicurezza.

Questi incontri sono stati un vero successo: il nostro team ha avuto l’opportunità di conoscere meglio i clienti e le clienti e i loro bisogni, mentre loro hanno acquisito una maggiore consapevolezza e un metodo semplice ed efficace per la valutazione del rischio. Inoltre, il confronto con i professionisti e le professioniste ha permesso di sfatare alcuni miti, creando un senso di comunità e favorendo la condivisione di problemi e soluzioni comuni.

L’evoluzione dei Coffee Talks. 

Purtroppo, i posti erano limitati. Per questo, stiamo valutando delle nuove soluzioni per poter promuovere la cultura della sicurezza nelle aziende a un pubblico più vasto e creare insieme un futuro più consapevole e sicuro. 

Non perderti i prossimi articoli: avrai presto aggiornamenti sulle prossime iniziative. 

Fabio Viganò.

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Tutto quello che devi sapere sulla nuova normativa NIS 2.

Il decreto legislativo 138/2024 ha recepito in Italia la Direttiva UE NIS2 (Network and Information Systems Directive), introducendo importanti novità per la sicurezza informatica di aziende e pubbliche amministrazioni

Se la tua organizzazione rientra tra i soggetti elencati negli Allegati I e II, hai l’obbligo di registrarti sul portale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) entro il 28 febbraio 2025. Se sei un fornitore di un’organizzazione essenziale o importante, anche se non direttamente obbligato, potresti essere coinvolto indirettamente. 

Ecco una panoramica dettagliata.

Chi ha l’obbligo di registrarsi?

La registrazione è obbligatoria – entro il 28 febbraio 2025 – per le entità classificate come “essenziali” o “importanti” secondo la NIS2, tra cui:

  • Aziende in settori strategici: energia, spazio, trasporti, sanità, finanza, telecomunicazioni, gestione di acqua potabile, acque reflue e rifiuti, servizi postali, produzione e distribuzione di sostanze chimiche e alimenti, fabbricazione di macchinari, mezzi di trasporto e prodotti elettronici, attività di ricerca, e altri.
  • Fornitori di infrastrutture IT critiche e piattaforme digitali essenziali.
  • Pubblica Amministrazione.

Il ruolo della supply chain e i suoi obblighi indiretti.

Anche se la tua azienda non rientra direttamente tra i soggetti obbligati, se fornisci beni, servizi o supporto tecnologico a entità NIS2, potresti essere coinvolto indirettamente tramite:

  • Obblighi contrattuali: accordi specifici con i tuoi clienti NIS2.
  • Valutazione del rischio: analisi delle tue pratiche di sicurezza per mitigare i rischi per la supply chain.
  • Linee guida e regolamenti futuri: possibili nuove normative che impatteranno anche sui fornitori.

Infatti, le entità NIS2 “essenziali” e “importanti” devono:

  • Garantire la conformità della propria supply chain: assicurandosi che i fornitori rispettino i requisiti di sicurezza.
  • Monitorare e ridurre i rischi derivanti dai fornitori: inclusi quelli legati a vulnerabilità tecniche, gestionali o operative.

Di conseguenza, potresti essere soggetto a:

  • Audit di sicurezza: condotti dai tuoi clienti NIS2.
  • Clausole contrattuali stringenti: che impongono specifici standard di sicurezza informatica.
  • Richieste di adeguamento: per adottare standard di sicurezza più elevati.

Come registrarsi sul portale ACN.

La registrazione si divide in tre fasi:

  1. Censimento del punto di contatto: devi designare un responsabile per le comunicazioni con l’ACN (dipendente o consulente delegato) che:
    • Si autentica sul portale con SPID.
    • Carica il documento che ne autorizza l’operato.
    • Inserisce dati personali e di contatto (nome, codice fiscale, PEC, telefono, ecc.).
  2. Associazione del punto di contatto al soggetto NIS2: il punto di contatto associa la propria utenza all’ente o all’azienda tramite codice fiscale (o codice IPA per la PA), con successiva verifica e convalida.
  3. Compilazione della dichiarazione NIS2: dovrai fornire informazioni dettagliate sull’ente, tra cui:
    • appartenenza a gruppi aziendali;
    • codici ATECO;
    • normative UE applicabili;
    • dati su fatturato, bilancio e numero di dipendenti.

L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale ha realizzato un video tutorial per guidarti passo passo: https://lnkd.in/dnMj8E9B

L’importanza dell’adeguamento.

La registrazione e il rispetto degli obblighi NIS2 sono fondamentali per la sicurezza informatica. Adottare elevate misure di sicurezza non solo ti permette di continuare a collaborare con i soggetti essenziali, ma protegge la tua attività da incidenti o violazioni che potrebbero danneggiare la tua reputazione, portare a sospensioni del punto di contatto, rescissioni contrattuali con richieste di danni e sanzioni da parte delle autorità.

Il nostro supporto. 

Noi di Efuture possiamo aiutarti a capire se la normativa riguarda anche te e affiancarti nel percorso di compliance. 

Scrivi una mail a [email protected] o chiama il 039 94 51 118 per avere maggiori informazioni e chiarire ogni dubbio.

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Ti presentiamo Gabriele Bonomo.

Cos’è un’azienda? Per noi di Efuture è la somma delle persone che ne fanno parte. Per questo abbiamo scelto di dedicare uno spazio al nostro team per raccontarsi. 

Oggi è il turno di Gabriele. 

Ciao Gabriele, grazie per il tuo tempo.

Figurati, è un piacere. 

Cominciamo subito con le domande. Sei pronto?

Prontissimo.

Bene. So che sei un grande appassionato di tecnologia. Da dove nasce questo interesse? 

Ho trascorso parte della mia infanzia completamente assorbito dalla tecnologia, soprattutto dai videogiochi. Passavo interi pomeriggi a giocare a Digimon Typing sul computer dei miei genitori, un Windows XP, oppure a Yu-Gi-Oh GX e Devil May Cry 3 sulla PlayStation. Tutto è cambiato quando mio padre mi comprò un vecchio Packard Bell a cui sono talmente affezionato che mi ricordo ancora le specifiche tecniche del processore e della scheda video.   

Quindi sono stati i videogiochi ad avvicinarti al mondo della tecnologia? 

Non solo. I motivi sono moltissimi: la riparazione di computer, la passione per l’hardware e il modding. Sarebbe impossibile elencarli tutti. 

Facciamo un salto avanti nel tempo. Che studi hai fatto?
Ho studiato Informatica e Telecomunicazioni a Gorgonzola. Durante l’ultimo anno mi sono interrogato molto se intraprendere un percorso per diventare programmatore o sistemista. Non è stato facile trovare una risposta perchè mi piacciono entrambi. Quindi ho cominciato a pensare a un modo per unire i due mondi in modo che il primo (programmatore) fornisse supporto al secondo (sistemista). 

E lo hai trovato?
Credo di si. Il mio sogno, se così si può definire, è quello di diventare un insegnante o un professore: per questo motivo quest’anno inizierò il mio percorso universitario alla Bicocca. 

Non ti fermi mai.
[Ride] Me lo dicono in tanti. 

Deve essere così allora. Tornando al tuo percorso: quando hai cominciato a lavorare in eFuture?
La firma del contratto è avvenuta ancora prima della maturità, infatti i primi colloqui con Fabio li ho fatti prima dell’esame. A luglio 2022 sono entrato ufficialmente nel team. Dopo circa 3 mesi ho lasciato il lavoro per fare un viaggio in Giappone dove sono rimasto per circa un anno per studiare. Quando sono tornato in Italia ho subito ricominciato a lavorare in eFuture. Devo ringraziare Fabio e i colleghi che invece di allontanarmi mi hanno aiutato molto sia prima che dopo il viaggio. Ora è poco più un anno che lavoro qui e ho già imparato moltissimo e questa penso sia la cosa più importante.

Sei un sistemista, giusto? 

Si, esatto. 

E di cosa ti occupi? 

La mia responsabilità principale è mantenere un monitoraggio continuo e accurato dei dispositivi, identificando e risolvendo tempestivamente eventuali problemi per minimizzare l’impatto che hanno sulle aziende. Questo ruolo è molto interessante e calzante per me perchè mi permette di combinare le mie competenze tecniche con la passione per lo scripting e l’automazione. 

E c’è un aspetto in particolare che ti piace del tuo lavoro?  

Ce ne sono tanti in realtà. In primo luogo il rapporto interpersonale che, per me, ha un valore aggiunto rispetto alle mansioni svolte. Se devo pensare all’operatività, ciò che preferisco in assoluto è lo scripting, un linguaggio di programmazione interpretato che permette di svolgere compiti di automazioni sui vari applicativi. Un’altra mansione che mi piace particolarmente è quella di monitoraggio e della gestione tramite N-Central. A questo proposito, a breve inizierà un nuovo percorso di formazione rivolto alle aziende che vogliono iniziare a utilizzarlo. Questo progetto coincide molto bene con il mio sogno di diventare un insegnante e sono certo sarà un’ottima opportunità che mi introdurrà a questo mondo.  

Ti va di raccontarmi un episodio o un progetto di cui sei soddisfatto?  

Certo. Mi viene subito in mente uno dei primi ticket che ho risolto. Riguardava un problema su un server in cui il monitoraggio di una componente non funzionava correttamente. Quello che mi ha reso più orgoglioso non è stata la soluzione tecnica in sé, ma il metodo sistematico che ho adottato. Questo ticket, seppur all’apparenza semplice, mi ha insegnato più di tante altre esperienze: mi ha fatto capire l’importanza di avere un metodo strutturato e mi ha ispirato a ripetere questa metodologia di troubleshooting in altre circostanze.

Usciamo dall’ambito lavorativo. Cosa fai quando non sei in ufficio?  

Quando esco dal lavoro, cerco di dividere equamente il tempo tra le mie passioni, la crescita personale e le attività quotidiane: la mia routine infatti include lo studio per l’università e lo studio della lingua giapponese. Il primo è fondamentale per il mio futuro, mentre il secondo è per mantenere la mia fluidità nel parlato e per non dimenticare quello che ho imparato in passato. 

Sembra che tu abbia una vera passione per questo paese.

È molto più di questo: è un modo per connettermi con una cultura che mi affascina da sempre e che mi fa sentire “a casa”.

E oltre allo studio, hai qualche hobby? 

Si, suono il pianoforte e vado in palestra, due attività che mi aiutano a rilassarmi. 

Tecnologia, musica, formazione: hai tantissime passioni.  

Si direi che le principali includono la tecnologia, la cultura giapponese, il motociclismo e la musica. Ciascuna di queste mi ispira in modo diverso, contribuendo non solo al mio benessere personale ma anche al desiderio di crescita.

Bene Gabriele, grazie mille ancora per il tempo che ci hai dedicato. È stata una chiacchierata molto interessante. 

Grazie a te. È stato un piacere.  

 

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Cybersecurity: come proteggere il pc dagli attacchi informatici.

La cultura della cybersecurity è in continua evoluzione e oggigiorno esistono numerosi software che possono aiutarci a tenere sempre al sicuro i nostri dispositivi. 

Ma questi strumenti da soli non sono sufficienti. 

Prima ancora di affidarci a software e tool è fondamentale conoscere e mettere in pratica una serie di azioni per proteggere il pc. 

Vediamoli insieme.

Corsi di formazione e aggiornamento. 

Molte aziende mettono a disposizione dei corsi di formazione per spiegare come avvengono attacchi informatici, come riconoscerli – attraverso delle simulazioni – e come procedere. 

Una delle minacce più comuni è il phishing: mail ingannevoli che sembrano provenire da corrieri, banche, operatori telefonici, colleghi, clienti e che vengono utilizzate per rubare informazioni sensibili

In caso di incertezza, è importante controllare bene il mittente, evitare di rispondere e fornire informazioni aziendali, non aprire link o allegati. 

Strumenti aziendali. 

Solitamente nelle aziende vengono condivise delle policy da mettere in atto per proteggere i dispositivi forniti dall’azienda. Tra queste troviamo l’utilizzo di: 

  • passkey per accedere ai tuoi account attraverso l’utilizzo dell’impronta digitale, la scansione del volto o del token hardware;
  • authenticator per l’autenticazione a due fattori;
  • software di condivisione specifici (es. OneDrive) per trasferire dati e documenti da un pc all’altro in sicurezza. 

È fondamentale attenersi scrupolosamente alle procedure fornite dall’azienda per tenere al sicuro il pc e – di conseguenza – evitare la diffusione di documenti e i dati sensibili. 

Gestori di password. 

Può sembrare scontato ma scegliere una buona password è la prima buona pratica per avere un pc sicuro. Esistono molti password manager che non solo ti aiutano a gestirle ma ti suggeriscono delle password sicure. 

Questo ti consente di diversificare le password per ogni account con facilità: utilizzare sempre la stessa potrebbe compromettere tutti i tuoi account.    

Questa è solo una breve rassegna di alcune delle pratiche da attuare, ciò che fa davvero la differenza siamo noi. L’attenzione e la preparazione individuale sono strumenti fondamentali per proteggersi contro possibili attacchi informatici.

Hai delle domande? Scrivi una mail a [email protected] o chiama il 039 94 51 118. 

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Ti presentiamo Cristian Tesse.

Cos’è un’azienda? Per noi di Efuture è la somma delle persone che ne fanno parte. Per questo abbiamo scelto di dedicare uno spazio al nostro team per raccontarsi. 

Oggi è il turno di Cristian. 

 

Ciao Cristian, grazie per essere qui.

Nessun problema. Mi fa piacere. 

Bene, cominciamo subito. Ti farò giusto qualche domanda. 

Vai. Sono pronto. 

Torniamo un po’ indietro nel tempo. Raccontaci il tuo percorso di studi.

Allora, mi sono diplomato in Informatica e Telecomunicazione e successivamente ho intrapreso un percorso di studi che mi ha portato a ottenere una certificazione professionale in Cybersecurity.

Sei molto giovane. Questa in Efuture è la tua prima esperienza? 

È la seconda, in realtà. Ho cominciato il mio percorso lavorativo nel 2021 come tecnico di rete. Nel 2023 ho cambiato lavoro e ora eccomi qui.

Sappiamo che sei un sistemista. Raccontaci: cosa fai nel concreto?

Mi occupo principalmente di supportare i nostri clienti e di aiutarli a risolvere diversi problemi: hardware, software e tutto ciò che riguarda centralini, firewall, computer, server e quant’altro. Poi monitoro anche i loro sistemi e intervengo quando ci sono delle anomalie. E qualche volta mi è capitato di partecipare a progetti per migliorare l’infrastruttura e i servizi dei nostri clienti.

Possiamo dire che non ti annoi mai.

[Ride] Direi proprio di no. Ed è proprio l’aspetto che più mi piace di questo lavoro. Amo molto le sfide, mi permettono di imparare ogni giorno qualcosa di nuovo e di implementare il mio bagaglio culturale. 

Sembra proprio che tu abbia trovato il lavoro che fa per te. 

Si lo penso anche io ma non solo per il lavoro in sé, anche per l’ambiente. Essendo un lavoro flessibile spesso posso svolgerlo da casa o da qualsiasi altro posto, il che mi permette di dedicare più tempo a me stesso.

E a cosa dedichi il tempo libero? 

Quando esco dall’ufficio spesso vado a fare sport, ma se capitano giornate più impegnative mi concedo un pò di relax per ricaricare le batterie e staccare un po’ dal mondo digitale. Cerco sempre in qualche modo di dedicare del tempo a me stesso.

Hai qualche passione o hobby in particolare? 

Mi piace ascoltare musica, imparare nuove lingue e viaggiare per conoscere nuova gente e scoprire culture diverse. 

Qualche viaggio in programma? 

Nel breve periodo, purtroppo no. Il mio sogno sarebbe quello di andare negli Stati Uniti ma devo ancora decidere quali stati voglio visitare.

Che bello. Tornando al tuo lavoro, vorrei farti un’ultima domanda. 

Certo, spara. 

Ti ricordi di un episodio in cui ti sei sentito particolarmente gratificato? 

Così su due piedi non mi viene in mente nulla. Ma in generale, mi piace aiutare i miei colleghi quando hanno bisogno di aiuto. Oppure riuscire a ottenere le certificazioni che vengono messe a disposizione dall’azienda. Per me la formazione è una parte essenziale del mio lavoro.  

Bene Cristian, grazie mille per il tempo che ci hai dedicato. È stato un piacere scambiare due chiacchiere con te. 

Anche per me. Grazie.