Autore: Stefano Corti Compagnoni

Efuture's World
Ti presentiamo Alessandro Vertemati

11 settembre 2025

Cos’è un’azienda? Per noi di Efuture è la somma delle persone che ne fanno parte. Per questo abbiamo scelto di dedicare uno spazio al nostro team per raccontarsi. 

Oggi è il turno di Alessandro. 

 

Ciao Alessandro, è un piacere conoscerti. Grazie del tuo tempo.
Ciao, è un piacere essere qui. 

Bene, cominciamo subito. Pronto?
Prontissimo. 

Da quanto lavori in Efuture?
Da settembre, ma il mio legame con l’azienda è iniziato molto prima.

Raccontaci di più.
Durante gli stage scolastici (ne ho fatti due proprio con Efuture) ho avuto l’opportunità di farmi conoscere. Dopo il diploma, che ho conseguito a luglio, l’azienda mi ha fatto una proposta di lavoro. Ovviamente ho accettato [Ride].

Altrimenti non saresti qui.
Esatto.

E di cosa ti occupi?
Rispondo alle problematiche che i clienti segnalano tramite ticket o telefonate. Ogni giorno mi occupo di verificare e risolvere i problemi dei dispositivi dei clienti, garantendo il corretto funzionamento delle loro infrastrutture IT. 

Sembra un lavoro piuttosto “solitario”.
In parte lo è. Alcune attività richiedono di lavorare in autonomia, ma spesso collaboro con i colleghi per affrontare le sfide più complesse.

Quale è l’aspetto che preferisci del tuo lavoro?
Mi piace molto aiutare le persone a risolvere i problemi che incontrano. Trovo particolarmente stimolante affrontare situazioni nuove, imparando man mano a gestirle.

Hai voglia di raccontarci un episodio particolarmente gratificante?
Certo. Di recente mi è capitato di dover gestire dei dispositivi che si erano scollegati dalla dashboard di SentinelOne. Tra questi c’era un PC particolarmente problematico e datato. Mi sono dedicato a sistemarlo con attenzione, aggiornando persino il BIOS. Dopo questo intervento, il computer è tornato a funzionare in modo rapido ed è stata una vera soddisfazione vederlo “rinascere”.

Deve essere stato gratificante.
Sì, molto. 

Parliamo di passioni: quale è la tua?
Una delle mie più grandi passioni è il mondo dei PC e dell’informatica, un interesse che ho coltivato sin da piccolo. Questo mi ha portato anche a scoprire il settore automotive, che trovo altrettanto affascinante.

Direi che ti trovi nel posto giusto.
Credo proprio di sì.

Ti faccio un’ultima domanda: cosa fai quando esci dall’ufficio?
Mi piace tenermi in forma andando in palestra e, quando posso, corro. Amo passare il tempo con i miei amici, viaggiare e dedicarmi ai videogiochi. In base alle giornate, mi concentro anche su progetti personali, perché per me è importante realizzare le mie idee. 

Bene Alessandro, abbiamo finito. Grazie ancora per il tuo tempo. 

Grazie a te. 

Efuture's World
Disaster Recovery Plan: uno strumento indispensabile, soprattutto durante la chiusura estiva.

21 agosto 2025

In un contesto lavorativo sempre più digitale e interconnesso, proteggere la continuità operativa dell’azienda non è un’opzione, ma una necessità. 

Ecco perché un Disaster Recovery Plan (DRP) è uno strumento essenziale, soprattutto nei periodi di chiusura aziendale, quando la reattività immediata può essere compromessa.

Cos’è un Disaster Recovery Plan?

Il Disaster Recovery Plan è una procedura strutturata e dettagliata che definisce ogni passaggio da seguire in caso di disastro, con l’obiettivo di ripristinare rapidamente e in modo ordinato i servizi critici. Non è solo un protocollo da attivare in caso di gravi eventi – come incendi, blackout o attacchi informatici – ma una guida utile per affrontare interruzioni minori, riducendo al minimo i tempi di fermo e le perdite operative.

Meno improvvisazione, più ordine. 

Il Disaster Recovery Plan serve a evitare l’improvvisazione nei momenti di crisi. Quando si verifica un’interruzione – anche breve – è facile farsi prendere dalla fretta di agire per sistemare la situazione. Ma proprio perché il tempo è una risorsa preziosa è importante sapere cosa fare e agire in modo ordinato. 

Redigere, con il nostro supporto, un piano di Disaster Recovery significa:

  • definire chiaramente le fasi di ripristino: sapere subito cosa fare e in quale ordine;
  • individuare le attività strategiche da attuare: concentrarsi su ciò che conta davvero per riprendere la produttività;
  • coinvolgere le persone giuste: sapere in anticipo chi deve intervenire e con quali responsabilità;
  • creare o aggiornare la documentazione necessaria: avere tutto sotto controllo anche nei momenti più critici.
Una garanzia durante le vacanze. 

Nei periodi di chiusura aziendale la disponibilità del personale è ridotta e le risposte alle emergenze rischiano di essere rallentate. Un Disaster Recovery Plan ben progettato garantisce che:

  • ogni figura sappia cosa fare anche da remoto;
  • i processi di ripristino siano automatizzati o facilmente attivabili;
  • l’azienda possa riprendere le attività in tempi brevi, evitando danni economici o di immagine.
Affidati a noi.

Mettiamo a disposizione strumenti e competenze per costruire o rafforzare il tuo piano di disaster recovery:

  • supporto personalizzato per identificare i rischi e le priorità operative;
  • redazione guidata del piano, con focus sulle specifiche esigenze aziendali;
  • servizi Safe Recovery per avere tutti gli strumenti per continuare a lavorare in caso di disastro;
  • simulazione di Disaster Recovery (DR) per testare l’efficacia del piano prima che si verifichi un evento reale.

Non aspettare un’emergenza per prepararti. Contattaci per costruire insieme un Disaster Recovery Plan su misura per la tua azienda. Scrivi una mail a [email protected] oppure chiama il numero 039 945 1118

Efuture's World
WannaCry: il virus più famoso della storia.

17 luglio 2025

Nel maggio del 2017 ospedali, aziende e infrastrutture di tutto il mondo hanno dovuto sospendere i loro servizi a causa di un attacco informatico.

Cos’è successo? 

Il gruppo hacker Shadow Brokers ha sfruttato una vulnerabilità di Windows permettendo al ransomware WannaCry di infettare oltre 200.000 computer in poche ore.   

Quali sono state le ripercussioni? 

Una volta infettato un PC, WannaCry crittografava i file caricati: l’unico modo per sbloccarli era pagare il riscatto in Bitcoin

Tra i servizi più colpiti c’erano: 

  • il Servizio sanitario nazionale del Regno Unito (NHS);
  • le case automobilistiche Renault e Nissan;
  • Deutsche Bahn, FedEx, Telefónica.
Come è stato fermato WannaCry? 

Il virus conteneva un meccanismo noto come kill switch: prima di attivarsi, provava a collegarsi a un dominio web molto lungo e apparentemente casuale, che però non era stato registrato. 

Durante l’analisi del malware il ricercatore di sicurezza Marcus Hutchins, notò questo dettaglio e, per routine, decise di registrare quel dominio. Quello che sembrava un gesto banale si rivelò cruciale: una volta che i computer infetti riuscivano a connettersi al dominio attivo, il virus si bloccava automaticamente

Così, senza saperlo in quel momento, Hutchins riuscì a disinnescare la diffusione di WannaCry su scala globale.

Come proteggersi dagli attacchi informatici? 

Questa vicenda ci insegna che a volte sono sufficienti delle piccole azioni per proteggere i computer dagli attacchi informatici. Uno strumento indispensabile – ma molto sottovalutato – è l’aggiornamento. 

Aggiornare periodicamente il PC è essenziale per minimizzare le vulnerabilità e diminuire la probabilità di subire degli attacchi informatici. 

Ma questo strumento – da solo – non basta.

Attiva Safe Support.

È il servizio di gestione della tua infrastruttura IT che consente di intercettare, analizzare e risolvere le minacce che colpiscono la tua infrastruttura IT. In sintesi offre update, sicurezza, assistenza, pianificazione strategica e documentazione sempre aggiornata.

Vuoi saperne di più su Safe Support? Scrivi una mail a [email protected] o chiama il 039 94 51 118. Saremo felici di rispondere alle tue domande. 

 

Vuoi approfondire il mondo degli attacchi informatici? Leggi anche: 

 

Efuture's World
Ti presentiamo Mirko Villa.

3 luglio 2025

Cos’è un’azienda? Per noi di Efuture è la somma delle persone che ne fanno parte. Per questo abbiamo scelto di dedicare uno spazio al nostro team per raccontarsi. 

Oggi è il turno di Mirko. 

 

Ciao Mirko. Grazie per essere qui. 

Ciao, grazie a te. È un piacere. 

Direi di cominciare subito. Sei arrivato da poco in Efuture, giusto?

Sì, esatto. Da settembre 2024. 

E di cosa ti occupavi prima? 

Studiavo [Ride]. Mi sono diplomato in informatica e nel 2023 ho fatto un’esperienza di due settimane di PCTO. Ero talmente entusiasta che ho deciso di mandare il CV in Efuture. 

Con esito positivo, aggiungerei. 

Già. Ma voglio continuare a studiare per approfondire ulteriormente le mie competenze. Infatti, mi sono da poco iscritto al corso di Informatica all’Università Bicocca.

Congratulazioni! E nel frattempo che ruolo ricopri in Efuture?
Sono uno sviluppatore e in questo momento sto lavorando principalmente a MaGiCore, la nostra piattaforma. Oltre alla parte di sviluppo mi occupo anche della configurazione, concentrandomi in particolare sulla parte grafica e sull’esperienza utente.

Sembra un progetto stimolante. 

Lo è. Quando ho lavorato per la prima volta su MaGiCore e sono riuscito a completare le richieste per una nuova funzionalità, mi sono sentito davvero soddisfatto.

Ci sono altri aspetti che ti piacciono del tuo lavoro?

La continua formazione tramite corsi e webinar e la flessibilità con la quale posso gestire le mie attività.

Parliamo della vita fuori dall’ufficio. Quali sono le tue passioni? 

Sono un grande appassionato di videogiochi, musica e fotografia. Quest’ultima, in particolare, mi spinge a visitare nuovi posti ogni volta che ne ho l’occasione.

E lo sport?
Ho praticato per otto anni kick boxe, ma sono anche un grande appassionato di calcio. 

Bene Mirko, grazie per la chiacchierata.  

È stato un piacere. 

Efuture's World
Creeper: da esperimento accademico a primo virus informatico della storia.

20 giugno 2025 

Massachusetts, 1971.

Nei laboratori della BBN Technologies, l’informatico Bob Thomas sta conducendo un esperimento destinato a fare la storia: dimostrare che un programma può spostarsi autonomamente da un computer all’altro attraverso la rete.

I’m the Creeper: catch me if you can.

Nasce Creeper, il primo virus informatico. A differenza dei virus moderni, non è progettato per danneggiare. Il suo compito è semplice: mostrare un messaggio, duplicarsi su un altro computer e cancellare la copia precedente.

In poche parole, un worm autoreplicante, innocuo ma rivoluzionario.

Come fermare Creeper?

Anche se non distruttivo, va comunque contenuto. Per farlo, viene creato Reaper, il primo antivirus della storia: un programma capace di muoversi in rete, individuare Creeper e rimuoverlo.

L’eredità di Creeper.

Quello che poteva sembrare un semplice esperimento ha segnato l’inizio di una nuova era: ha introdotto il concetto di software autoreplicante, gettando le basi per l’evoluzione di virus, worm e degli attacchi informatici odierni. Ed è dai medesimi principi che si apre la strada di quella che oggi conosciamo come Cybersecurity.

Dunque, anche se innocuo, Creeper ha mostrato per la prima volta il potenziale di un codice capace di diffondersi da solo.

E non è stato l’unico.

Scopri la storia di Robert Tappan Morris e del primo worm informatico mai creato.

Efuture's World
Ti presentiamo Marta Castagna.

6 Giugno 2025

Cos’è un’azienda? Per noi di Efuture è la somma delle persone che ne fanno parte. Per questo abbiamo scelto di dedicare uno spazio al nostro team per raccontarsi. 

Oggi è il turno di Marta. 

 

Ciao Marta. È un piacere poter fare due chiacchiere. Grazie del tuo tempo. 

Ciao, figurati. Anche per me è un piacere. 

Bene, partiamo subito. È tanto che lavori in Efuture?

Lavoro qui da poco più di 2 anni. Conosco questa realtà da parecchio tempo e da quando – per necessità personali e familiari – ho lasciato il campo per cui ho studiato (Interior Design), ho sempre tenuto d’occhio eventuali posizioni lavorative aperte in questa realtà. 

Li seguivi da vicino. 

[Ride] Sì. La passione, l’ambiente e la visione del lavoro che respiravo da chi faceva parte del team da anni era ciò che cercavo.

Si percepisce un bellissimo clima. E di cosa ti occupi? 

Sono entrata come part-time per affiancare Laura in amministrazione e il reparto marketing per un supporto grafico. Nei fatti l’impegno amministrativo è durato davvero poco. Poche settimane dopo il mio arrivo la persona che lavorava nel reparto marketing ha deciso di intraprendere una carriera totalmente diversa per cui mi sono trovata catapultata nel mondo della comunicazione e marketing.

Quindi ora fai parte a tutti gli effetti del reparto marketing e comunicazione. 

Esatto. Mi occupo principalmente del lato visual della comunicazione di Efuture, dell’organizzazione degli eventi aziendali e della produzione dei materiali promozionali e di supporto alle vendite come brochure, presentazioni aziendali, sito web, newsletter, gadget. Il tutto con il supporto di un’agenzia esterna specializzata in comunicazione.

E quale è la parte che preferisci? 

A livello operativo amo lavorare sulla parte visuale dei progetti, mi permette di riconnettermi al mio background di studi, migliorare l’uso di strumenti che avevo abbandonato da tempo e imparare nuove skill. Mi piace anche avere la libertà di poter proporre idee e metterle in pratica, crescere costantemente,  sperimentare e potermi sempre confrontare con i colleghi e le colleghe. 

Hai in mente un episodio che ricordi con soddisfazione?

Sicuramente la Care Conference 2024. È stato un evento molto importante per tutto il team Efuture, un momento di formazione e incontro con clienti, partner e fornitori, oltre che di festa per i 20 anni di attività.

Cosa ti ha reso fiera di questo evento? 

Nell’edizione precedente avevo avuto un ruolo marginale, mentre in questa ho avuto parecchio da fare. Ho potuto concretizzare idee e collaborazioni. Anche l’approccio con gli ospiti è stato più sciolto e consapevole rispetto alla Care Conference 2023. Una bella soddisfazione.

Direi che è il momento di uscire dall’ufficio: cosa fai nel tuo tempo libero? 

Da anni gioco a beach volley, non partecipo più a tornei né a gare ufficiali, ma la competitività non manca! Mi piace anche correre, nuotare e camminare in montagna, tutte attività che liberano la mente e mi permettono di dedicare del tempo a me stessa, cosa non sempre facilissima avendo una figlia quasi adolescente e due figli piccoli. È uno spettacolo vederli crescere, ma assorbono molto del mio tempo e delle energie. 

Hai altre passioni? 

Amo creare cose. Ho sperimentato svariate tecniche nel corso degli anni: dal disegno su diversi supporti, alla creazione di abiti, giochi per l’infanzia e materiali didattici per la scuola. Considero Bruno Munari il Maestro. Quando ho tempo colgo l’occasione per visitare mostre d’arte con le amiche o piccoli borghi con la mia famiglia: in queste occasioni un buon aperitivo non può mai mancare.

Bene Marta, grazie ancora per il tuo tempo. 

Grazie a te. 

Efuture's World
Il primo worm informatico della storia è un errore.

È il 1988. Internet, come lo conosciamo oggi, non esiste ancora. Al suo posto c’è ARPANET che permette di connettere le università americane a dei supercalcolatori. 

Il giovane studente della Cornell University Robert Tappan Morris è curioso di scoprire le dimensioni della rete e, per farlo, lancia un programma sperimentale che si propaga automaticamente attraverso i computer connessi, sfruttando delle vulnerabilità del sistema operativo.

Da esperimento a primo worm informatico. 

Per un errore di codice, il worm di Morris comincia a replicarsi in modo incontrollato, sovraccaricando i sistemi e rendendoli inutilizzabili.

Senza volerlo, Morris causa il blocco di circa 6000 computer di università e istituzioni governative (circa il 10% di Internet), causando danni fino a 10 milioni di dollari. 

L’importanza della sicurezza informatica. 

Quello che oggi viene chiamato Morris Worm ha segnato l’inizio dell’era degli attacchi informatici, mostrando quanto fossero vulnerabili le prime reti digitali. 

L’incidente ha permesso di aumentare la consapevolezza e l’attenzione riguardo alla sicurezza informatica, portando alla nascita di nuovi strumenti di difesa contro i malware. 

Safe Protection: la tua arma contro virus e cryptovirus. 

Da allora sono moltissime le minacce che – ogni giorno – provano ad attaccare le infrastrutture e i dispositivi di aziende e privati. 

Per questo, ti offriamo il servizio Safe Protection – incluso nella suite di servizi Safe Support – che analizza e neutralizza le minacce in tempo reale, intercetta anche i virus non noti, controlla costantemente se ci sono state infezioni e non solo. 

Vuoi saperne di più? Scrivi una mail a [email protected] o chiama il 039 94 51 118. Saremo felici di fartelo scoprire.

Efuture's World
Empower 2025: la nostra avventura a Berlino.

La scorsa settimana abbiamo trascorso quattro giorni nella capitale tedesca per partecipare all’evento Empower 2025 di N-Able

Chi è N-Able? 

È uno dei più grandi fornitori mondiali di software per la gestione e la sicurezza delle infrastrutture informatiche. Noi ci affidiamo a loro per: 

  • N-Central, la piattaforma di monitoraggio, automazione, controllo da remoto, gestione aggiornamenti e configurazioni di sicurezza che installiamo sui dispositivi e nelle reti dei clienti per mantenerle efficienti e sicure;
  • Cove Data Protection, il software di backup in cloud che ci permette di salvare una copia dei dati fuori dal perimetro aziendale.

Ma torniamo all’evento. 

Empower 2025: un’occasione per crescere, innovare, connettersi.

Questo evento rappresenta una grande occasione per conoscere in anteprima i nuovi prodotti, confrontarci con i colleghi e le colleghe da tutto il mondo e lasciarci ispirare da soluzioni innovative per migliorare i nostri servizi. 

Ma non solo. Abbiamo partecipato a numerosi speech e workshop focalizzati sulla crescita del business, con particolare attenzione alle strategie di marketing e vendita nel settore IT.

Ciò che più apprezziamo di questa manifestazione è la possibilità di partecipare a numerose sessioni tecniche e parlare con il team di esperti del produttore: gli Head Nerds

Per noi, è un punto di riferimento per migliorare la consapevolezza sul panorama IT e conoscere le innovazioni tecniche del futuro, come: 

  • i nuovi strumenti per la compliance alle normative;
  • le nuove modalità di integrazione e automazione con CRM ed ERP;
  • la reportistica più ricca con grafica migliorata;
  • la gestione degli aggiornamenti migliorata e il supporto completo per Linux e Mac.
E le certificazioni? 

Il miglior souvenir che abbiamo portato a casa da questo viaggio sono le otto certificazioni ottenute su N-Central e Cove Data Protection. 

Siamo molto soddisfatti di questo traguardo: le certificazioni ottenute rappresentano un’ulteriore garanzia della qualità dei servizi che offriamo. 

Tempo di bilanci. 

Questa esperienza è stata molto più di un semplice viaggio di lavoro: è stata una preziosa occasione per trascorrere del tempo tra colleghi, scambiarsi idee e ridere insieme, conoscere di persona gli esperti di prodotto, rinfrescare l’inglese e visitare le principali attrazioni di Berlino. 

Non vediamo l’ora di volare in Florida per l’edizione del 2026.

Efuture's World
Ti presentiamo Angelo Marrali.

Cos’è un’azienda? Per noi di Efuture è la somma delle persone che ne fanno parte. Per questo abbiamo scelto di dedicare uno spazio al nostro team per raccontarsi. 

Oggi è il turno di Angelo. 

 

Ciao Angelo. Grazie di dedicarci un po’ del tuo tempo.
Ciao, grazie a te. 

Direi di partire subito. So che sei un veterano in Efuture. Da quanto lavori qui?
[Ride] Diciamo che sono cresciuto in Efuture. Nel 2007 lavoravo come Web Master in un Tour Operator di Milano ma avevo il desiderio di lavorare in un’azienda nel settore ICT per crescere e confrontarmi con figure professionali appassionate del settore.

E come sei entrato in contatto con questa realtà?
Grazie a un semplice biglietto da visita (quelli di una volta). 

Alla vecchia maniera, insomma.
Si, esatto. 

Quando hai cominciato quale era il tuo ruolo?
Ho cominciato come apprendista sviluppatore e nel 2011 sono diventato analista programmatore e responsabile di progetto.

Oggi di cosa ti occupi?
Da diversi anni ricopro il ruolo di Responsabile dell’Area Sviluppo e – da un anno – sono anche Responsabile del Sistema di Gestione Integrato. In altre parole, le principali attività che svolgo sono: gestione della formazione, pianificazione dei lavori, coordinamento delle attività di sviluppo, progettazione e gestione sicura delle informazioni.

Direi che l’esperienza ti ha portato lontano. Quale è l’aspetto che preferisci del tuo lavoro?
Al primo posto il lavoro di squadra: grazie a un mix di fiducia e professionalità, è possibile dividersi i compiti, confrontarsi e portare a termine progetti complessi. Un altro aspetto che mi piace è l’esplorazione, uno dei valori fondanti di Efuture. Qui non si smette mai di imparare. Più studio e imparo e più capisco che c’è un universo ancora da scoprire. Tutto ciò mi permette di guardare questo posto di lavoro come un’opportunità di crescita concreta. Per dirla in breve: non ci si annoia mai!

Questo è un aspetto da non sottovalutare!
Mai.

Ti viene in mente altro?
Beh ovviamente l’aspetto umano: la tecnologia è il nostro pane, ma i rapporti personali sono la nostra acqua. Anche se risulta difficile stabilire sin da subito un rapporto di fiducia, ci impegniamo ogni giorno per far sentire ogni collega come parte integrante di un progetto più ampio. In più, da diverso tempo, abbiamo introdotto incontri one-to-one, di team e di gruppo che puntano a migliorare la comunicazione e la raccolta dei feedback.

Una bellissima iniziativa. Ma parliamo di soddisfazione personale: ricordi qualche episodio in particolare che ti ha gratificato?
Dopo tutti questi anni ne ho in mente tanti, alcuni molto personali. Ma ne ho uno recente che mi ha fatto sentire veramente appagato: aver aiutato Efuture a raggiungere le certificazioni ISO (9001, 27001, 27017 e 27018). Per me è stato un onere e un onore. Sempre di recente un nostro collaboratore, al termine delle Care Conference 2024 mi ha detto una frase che porterò sempre con me: “Ho visto negli occhi dei ragazzi del team di Sviluppo, la stessa passione che Fabio (Viganò) ha trasmesso a te. Complimenti per l’ottimo lavoro! Continua così”. 

Dev’essere una bella soddisfazione sentirsi parte di una realtà così unita e appassionata.
Assolutamente si. Se lavoro in Efuture da tanti anni è perché ho fatto miei i suoi valori, condividendoli pienamente. Riuscire a trasmetterli alle nuove leve, oltre al nostro know-how, è un piacere, non un lavoro.

Bene, è il momento di uscire dall’ufficio. Cosa fai quando torni a casa?
Quando esco dal lavoro corro dai miei splendidi figli e da mia moglie. Cenare assieme, discutere dei fatti del giorno e pianificare i nostri weekend, ripaga l’impegno e il duro lavoro.

Hai qualche passione o hobby in particolare?
Amo il calcio in tutte le sue forme (o quasi): a 5, a 7, a 11 o con i videogames fra amici e – ti dirò – anche il Fantacalcio tra colleghi ha il suo perchè. Da diverso tempo gioco in una squadra di calcio a 7 e per sei anni ho allenato i più piccoli della stessa società. Come nel mio lavoro, la preparazione e il lavoro di squadra sono fondamentali, la passione purtroppo non basta!

Bene Angelo, è stata una bella chiacchierata. Grazie ancora per la tua disponibilità.
Figurati, è stato un piacere. 

Efuture's World
Attacchi DDoS: l’importanza di costruire un’infrastruttura IT sicura.

Di recente diverse aziende e infrastrutture italiane hanno subito degli attacchi DDoS (Distributed Denial-of-Service) da parte del gruppo di hacker filorusso NoName057(16). 

Questi attacchi sono stati motivati dalle dichiarazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che in un discorso ha paragonato l’aggressione russa contro l’Ucraina al progetto di conquista del Terzo Reich in Europa. Le sue parole hanno suscitato malcontento da parte delle autorità russe e – di conseguenza – si sono intensificate le tensioni geopolitiche e la crescente minaccia alla sicurezza informatica a livello globale, con gruppi hacker che rispondono alle dinamiche politiche con azioni di sabotaggio digitale.

Di cosa si tratta? 

In poche parole, l’hacker sovraccarica un sito web o un server con un traffico dannoso, bloccando il servizio agli utenti legittimi che non possono acquistare un prodotto o un servizio, accedere a un sito web o ancora interagire sui social media. 

Questi attacchi possono arrivare a causare l’arresto completo di un’azienda

Fortunatamente, grazie alla collaborazione tra l’ACN (l’Agenzia per la Cybersecurity Nazionale) e i tecnici locali, gli effetti di questi attacchi sono stati limitati. 

La sicurezza informatica come strumento di prevenzione.

Questa vicenda ci fa capire quanto i sistemi IT siano indispensabili quanto vulnerabili. Proprio per questo motivo siamo sempre alla ricerca di nuovi strumenti per promuovere l’importanza della sicurezza informatica e renderla accessibile alle PMI.  

Iniziative come la Care Conference e i Coffee Talks ci permettono di creare uno spazio in cui i clienti possono trovare risposte ai loro dubbi, confrontarsi e aumentare la loro consapevolezza sul tema. Ma ci occupiamo anche di fornire strumenti concreti come le funzionalità incluse nel nostro servizio Safe Support.

Inoltre, non mancano le normative come l’ISO 270001 e la NIS2 che aiutano a prevenire queste situazioni, offrendo l’opportunità di prepararsi al meglio. 

Perché investire nella sicurezza informatica? 

Come abbiamo visto la cybersecurity è uno strumento indispensabile per proteggere la nostra azienda da attacchi informatici e prevenire situazioni spiacevoli. 

Ma non è tutto. 

Investire nella sicurezza informatica è sinonimo di affidabilità e costruisce un vantaggio competitivo per aziende e PMI, oggi come in futuro.

Vuoi rendere più sicura la tua infrastruttura IT ma non sai da dove iniziare? Contattaci per una consulenza: chiama il numero 039 94 51 118 oppure invia una mail a [email protected]

Aperte le iscrizioni alla CARE CONFERENCE 2025
This is default text for notification bar