20 giugno 2025
Massachusetts, 1971.
Nei laboratori della BBN Technologies, l’informatico Bob Thomas sta conducendo un esperimento destinato a fare la storia: dimostrare che un programma può spostarsi autonomamente da un computer all’altro attraverso la rete.
I’m the Creeper: catch me if you can.
Nasce Creeper, il primo virus informatico. A differenza dei virus moderni, non è progettato per danneggiare. Il suo compito è semplice: mostrare un messaggio, duplicarsi su un altro computer e cancellare la copia precedente.
In poche parole, un worm autoreplicante, innocuo ma rivoluzionario.
Come fermare Creeper?
Anche se non distruttivo, va comunque contenuto. Per farlo, viene creato Reaper, il primo antivirus della storia: un programma capace di muoversi in rete, individuare Creeper e rimuoverlo.
L’eredità di Creeper.
Quello che poteva sembrare un semplice esperimento ha segnato l’inizio di una nuova era: ha introdotto il concetto di software autoreplicante, gettando le basi per l’evoluzione di virus, worm e degli attacchi informatici odierni. Ed è dai medesimi principi che si apre la strada di quella che oggi conosciamo come Cybersecurity.
Dunque, anche se innocuo, Creeper ha mostrato per la prima volta il potenziale di un codice capace di diffondersi da solo.
E non è stato l’unico.
Scopri la storia di Robert Tappan Morris e del primo worm informatico mai creato.